L’Alpaca è uno dei quattro camelidi sud americani insieme al lama, alla vigogna e al guanaco e si pensa che sia stato il primo bestiame reso domestico al mondo.
Su alcuni reperti archeologici peruviani datati oltre 4000 anni fa si scorgono greggi di Alpaca condotti da pastori sulle montagne andine. Questi animali infatti furono uno dei pilastri fondamentali per la sopravvivenza degli Incas: l’Alpaca forniva loro la lana per l’abbigliamento e la sua carne era una delle rare proteine della loro dieta, mentre le sue feci si trasformavano in un ottimo combustibile per il riscaldamento. Con la conquista spagnola del Perù, l’ Alpaca fu quasi completamente annientato per favorire l’introduzione della pecora. Se l’Alpaca è riuscito a sopravvivere fino ai nostri giorni lo si deve solo alla sua incredibile capacità di adattamento climatico e alla dipendenza degli indigeni nei suoi confronti. A metà circa dell’800, l’inglese Sir Titus Salt, fece conoscere al mondo Occidentale le favolose qualità della lana d’ Alpaca, dando un nuovo impulso all’allevamento di tale animale.
Due sono le razze degli Alpaca: l’Alpaca Suri che ha una lana liscia e brillante che assomiglia molto alla seta ma che costituisce solo l’1% della popolazione mondiale e l’Alpaca Huacaya invece, che ha una lana voluminosa, dalla struttura più ondulata ed elastica.
Gli alpaca sorpassano in bellezza, intelligenza, pulizia, salute, curiosità, pazienza e facilità di mantenimento quasi ogni altro animale “domestico”. Possono essere addomesticati, portati a passeggio, a saltare ostacoli e rispondono ai gesti del proprietario ed al tono della sua voce.